mediazione e conciliazione
fai la pace? bravo! lo stato ti rimborsa
La mediazione – procedura alternativa alla giustizia ordinaria – consente di risolvere le controversie civili e commerciali in maniera semplice ed efficace, senza formalità di procedura.
La mediazione civile e commerciale può svolgersi presso enti pubblici o privati iscritti nel Registro tenuto presso il Ministero della Giustizia.
Dal punto di vista del metodo e dei rapporti con il processo, la mediazione si può distinguere in:
- obbligatoria
quando insorge una controversia in materia di condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitaria e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari, associazione in partecipazione, consorzio, franchising, opera, rete, somministrazione, società di persone, subfornitura, è obbligatorio ricorrere alla mediazione prima di andare in giudizio;
- delegata
il giudice, anche in sede di giudizio di appello, può disporre, con ordinanza motivata, un tentativo di mediazione;
- per clausola contrattuale
quando il contratto, statuto o atto costitutivo di ente pubblico o privato prevede una clausola di mediazione, la mediazione è condizione di procedibilità della domanda giudiziale;
- facoltativa:
scelta su libera iniziativa di una parte per ogni altra controversia vertente su diritti disponibili.
Quando si deve intraprendere una lite ci si chiede:
ne vale la pena? Quanto mi costerà?
La buona notizia è che lo Stato per mano dell’Agenzia delle Entrate ci aiuta a fare la pace contribuendo a sostenere i costi della mediazione.
Da quest’anno nel modello 730 si può ottenere un rimborso, che può arrivare fino a 600 euro per le spese sostenute (parcella dell’avvocato o del mediatore) nel 2024.
Il rimborso avverrà in forma “indiretta” come credito d’imposta che si potrà utilizzare per pagare le altre imposte, quali l’IMU, l’IRPEF, l’IVA.
Per ottenere il rimborso relativo alle spese sostenute nel 2025, ricordiamoci di inserire la domanda di riconoscimento del costo nel sito del Ministero della Giustizia entro il 30 marzo 2026 e attendere la certificazione di quanto a credito.
insomma …
… meglio non litigare, ma se proprio dobbiamo farlo per tutelare i nostri diritti, ben venga un aiuto da parte del fisco!
Se vuoi ulteriori informazioni, scrivi a ass.ausp@gmail.com